Da ieri, 2 luglio, è possibile prenotare la nuova divisa di casa del West Ham nel megastore ufficiale presente sul sito del West Ham.
La nuova divisa sarà poi distribuita poi a partire dal 30 luglio, e sarà indossata nella tournee in Asia e nel trofeo dedicato a Bobby Moore contro il Napoli l'8 agosto.
Seleziona il collegamento per andare sullo store del sito del West Ham:
http://www.megastore.whufc.com/stores/westham/products/kit_selector.aspx?selector=108&portal=VO1719DK
venerdì 3 luglio 2009
martedì 23 giugno 2009
Jimenez ufficiale
Arriva l'annuncio ufficiale da parte della nostra società dell'acquisto a titolo di prestito con diritto di riscatto di Luis Jimenez. Il venticinquenne cileno arriva negli Hammers, dopo aver militato nelle ultime due stagioni tra le file dell'Inter.
Parlando a whufc.com, Jimenez ha rilasciato le seguenti dichiarazioni:"Io sono molto felice, eccitato e determinato di vedere quello che posso fare. Io sono un giocatore che ama tenere il pallone, che ama giocare in una squadra che tiene il controllo del gioco, che ama fornire assist e anche segnare qualche goal. Io posso promettere ogni cosa, ma l'unica cosa che posso garantire è che darò il mio contributo.
Io conosco il West Ham, è un club fantastico, che ha avuto dei grandi giocatori. Io avevo l'opportunità di sceglire altre squadra, ma vedendo il gioco del West Ham nell'ultima stagione mi è piaciuto molto. [...] La presenza di Gianfranco Zola è una delle ragione che mi ha fatto scegliere il West Ham [...]".
Jimenez nasce il 17 giugno 1984 a Santiago del Cile, inizia la sua carriera tra le fila del Palestini, ove gioca fino al 2002 quando si trasferisce alla Ternana.
Con la maglia umbra, Jimenez si mette subito in luce, attirando l'attenzione di diversi club e la chiamata da parte di una squadra della serie A arriva nel gennaio del 2006 da parte della Fiorentina (andrà in prestito).
La continuità di rendimento non è sicuramente una delle caratteristiche di Jimenez, e questo suo difetto gli impedisce di essere confermato con la maglia viola, costringendolo a ritornare a Terni per 6 mesi nella prima parte della stagione 2006-07. Nel gennaio del 2007, Jimenez torna in serie A (dopo 6 mesi di fatto di inattività) con la maglia della Lazio. Lotito lo prende in prestito fino a fine stagione, ma neanche con i biancocelesti riesce a convincere e ad ottenere il riscatto del cartellino.
Roberto Mancini è un estimatori dei giocatori estroversi, e decide di portarlo all'Inter nel 2007: ai nerazzurri arriva in prestito, gioca poco, solo 15 gare, ma convince la dirigenza a prelevarlo in comproprietà dalla Ternana.
Nella stagione 2008-09, con l'Inter gioca solo 6 partite, ma la dirigenza decide di rinnovare la comproprietà con Ternana per questa stagione (2009-10): decidono quindi di mandarlo in prestito da noi!
Sicuramente il giocatore ha ottimi piedi, come detto in precedenza pecca di continuità di rendimento. Tuttavia, il giocatore ricopre un ruolo che da noi era di fatto uno di quelli scoperti.
Uno degli obiettivi, secondo me, del nostro mercato deve essere l'acquisto di una prima punta di peso. Sappiamo di avere due giocatori in quel ruolo: C. Cole ha dimostrato quest'anno di aver fatto un certo salto di qualità, tuttavia dopo una parte centrale della stagione ottima, si è un pò perso nel finale; Ashton è invece ospite fisso della nostra infermeria ormai da tempo immemore. Vediamo come vogliono muovere Nani e Zola per coprire questo ruolo: sicuramente qualcuno prenderanno.
Parlando a whufc.com, Jimenez ha rilasciato le seguenti dichiarazioni:"Io sono molto felice, eccitato e determinato di vedere quello che posso fare. Io sono un giocatore che ama tenere il pallone, che ama giocare in una squadra che tiene il controllo del gioco, che ama fornire assist e anche segnare qualche goal. Io posso promettere ogni cosa, ma l'unica cosa che posso garantire è che darò il mio contributo.
Io conosco il West Ham, è un club fantastico, che ha avuto dei grandi giocatori. Io avevo l'opportunità di sceglire altre squadra, ma vedendo il gioco del West Ham nell'ultima stagione mi è piaciuto molto. [...] La presenza di Gianfranco Zola è una delle ragione che mi ha fatto scegliere il West Ham [...]".
Jimenez nasce il 17 giugno 1984 a Santiago del Cile, inizia la sua carriera tra le fila del Palestini, ove gioca fino al 2002 quando si trasferisce alla Ternana.
Con la maglia umbra, Jimenez si mette subito in luce, attirando l'attenzione di diversi club e la chiamata da parte di una squadra della serie A arriva nel gennaio del 2006 da parte della Fiorentina (andrà in prestito).
La continuità di rendimento non è sicuramente una delle caratteristiche di Jimenez, e questo suo difetto gli impedisce di essere confermato con la maglia viola, costringendolo a ritornare a Terni per 6 mesi nella prima parte della stagione 2006-07. Nel gennaio del 2007, Jimenez torna in serie A (dopo 6 mesi di fatto di inattività) con la maglia della Lazio. Lotito lo prende in prestito fino a fine stagione, ma neanche con i biancocelesti riesce a convincere e ad ottenere il riscatto del cartellino.
Roberto Mancini è un estimatori dei giocatori estroversi, e decide di portarlo all'Inter nel 2007: ai nerazzurri arriva in prestito, gioca poco, solo 15 gare, ma convince la dirigenza a prelevarlo in comproprietà dalla Ternana.
Nella stagione 2008-09, con l'Inter gioca solo 6 partite, ma la dirigenza decide di rinnovare la comproprietà con Ternana per questa stagione (2009-10): decidono quindi di mandarlo in prestito da noi!
Sicuramente il giocatore ha ottimi piedi, come detto in precedenza pecca di continuità di rendimento. Tuttavia, il giocatore ricopre un ruolo che da noi era di fatto uno di quelli scoperti.
Uno degli obiettivi, secondo me, del nostro mercato deve essere l'acquisto di una prima punta di peso. Sappiamo di avere due giocatori in quel ruolo: C. Cole ha dimostrato quest'anno di aver fatto un certo salto di qualità, tuttavia dopo una parte centrale della stagione ottima, si è un pò perso nel finale; Ashton è invece ospite fisso della nostra infermeria ormai da tempo immemore. Vediamo come vogliono muovere Nani e Zola per coprire questo ruolo: sicuramente qualcuno prenderanno.
sabato 20 giugno 2009
Prima giornata di Premier Leauge 2009-2010
Ecco la prima giornata della Premier League 2009, che si terrà nel week end del 16 agosto. Gli Hammers inizieranno sul campo del Wolverhampton Wanderers.
Aston Villa
Wigan Athletic
Blackburn
Manchester City
Bolton
Sunderland
Chelsea
Hull City
Everton
Arsenal
Man Utd
Birmingham
Portsmouth
Fulham
Stoke City
Burnley
Tottenham
Liverpool
Wolves
West Ham Utd
Aston Villa
Wigan Athletic
Blackburn
Manchester City
Bolton
Sunderland
Chelsea
Hull City
Everton
Arsenal
Man Utd
Birmingham
Portsmouth
Fulham
Stoke City
Burnley
Tottenham
Liverpool
Wolves
West Ham Utd
venerdì 19 giugno 2009
Mercato Hammers
Vediamo quali sono attualmente le trattative in essere da parte della nostra società in questo momento.
Allora, Jimenez dell'Inter è il primo obiettivo della nostra campagna rafforzamenti estivi; il giocatore è propenso a trasferirsi a Londra, perché da noi troverebbe spazio da titolare e continuità, in una squadra di medio livello. Il giocatore, tuttavia, è trattato anche dalla Sampdoria: Jimenez si adatterebbe perfettamente sia al modulo di Del Neri sia in quello di Zola.
Nani segue anche l'altro esterno dell'Inter, Mancini; è un altro esterno di centrocampo che si adatterebbe perfettamente agli schemi di Zola. Il giocatore è fuori squadra e Mourinho non lo vede assoltumente (è visto di più di buon occhio Jimenez). Mancini arriverebbe in prestito con diritto di riscatto, da battere c'è la concorrenza del Lione che lo segue da molti anni.
Zola e Nani stanno anche trattando lo svincolato Sturridge, che quest'anno ha giocato tra le file del Manchester City, da battere però, c'è la concorrenza del Chelsea.
In uscita invece, Freddie Sears, sembra vicinissimo a passare in prestito al Crystal Palace (che ha battuto la concorrenza dello Sheffild).
Allora, Jimenez dell'Inter è il primo obiettivo della nostra campagna rafforzamenti estivi; il giocatore è propenso a trasferirsi a Londra, perché da noi troverebbe spazio da titolare e continuità, in una squadra di medio livello. Il giocatore, tuttavia, è trattato anche dalla Sampdoria: Jimenez si adatterebbe perfettamente sia al modulo di Del Neri sia in quello di Zola.
Nani segue anche l'altro esterno dell'Inter, Mancini; è un altro esterno di centrocampo che si adatterebbe perfettamente agli schemi di Zola. Il giocatore è fuori squadra e Mourinho non lo vede assoltumente (è visto di più di buon occhio Jimenez). Mancini arriverebbe in prestito con diritto di riscatto, da battere c'è la concorrenza del Lione che lo segue da molti anni.
Zola e Nani stanno anche trattando lo svincolato Sturridge, che quest'anno ha giocato tra le file del Manchester City, da battere però, c'è la concorrenza del Chelsea.
In uscita invece, Freddie Sears, sembra vicinissimo a passare in prestito al Crystal Palace (che ha battuto la concorrenza dello Sheffild).
giovedì 11 giugno 2009
West Ham contro il Napoli in amichevole
Il West Ham giocherà l'8 Agosto contro il Napoli, in occasione della Bobby Moore Cup. Zola giocò tra le file della squadra campana verso la fine degli anni '80, conquistando anche il secondo campionato italiano per gli azzurri nel 1989/90(insieme a Diego Armando Maradona).
Questa è la seconda partita contro un club italiano, dopo la sfida con la Roma del 2007.Il Napoli sarà un test importante in vista del campionato, che inizierà la settimana successiva.
La scorsa stagione, la Bobby Moore Cup fu' giocata contro il Villareal di Giuseppe Rossi. La partita passerà alla storia come quella in cui fu' ritirata la maglia numero 6 di Bobby Moore: Matthew Upson la consegnò a Stephanie Moore alla fine del primo tempo.
Questa è la seconda partita contro un club italiano, dopo la sfida con la Roma del 2007.Il Napoli sarà un test importante in vista del campionato, che inizierà la settimana successiva.
La scorsa stagione, la Bobby Moore Cup fu' giocata contro il Villareal di Giuseppe Rossi. La partita passerà alla storia come quella in cui fu' ritirata la maglia numero 6 di Bobby Moore: Matthew Upson la consegnò a Stephanie Moore alla fine del primo tempo.
lunedì 8 giugno 2009
Liberi!!!!!!Il West Ham cambia proprietà.
Finalmente siamo liberi!!!
Dopo un anno difficile, pieno di difficoltà economiche, con una proprietà allo sbando, il presidente Gudmundsson ha ceduto la quota di maggioranza della società alla CB Holding controllata dalla banca Straumur-Burdaras.
Andrew Bernhardt è il nuovo presidente non esecutivo della società; ecco le sue prime dichiarazioni oggi: "Sono lieto di aver raggiunto l'accordo e porterò avanti il mio lavoro con Scott Duxbury. Noi abbiamo un giovane e capace management composto da Gianfranco Zola e da Steve Clarke e la squadra si svilupperà con il giusto mix tra esperienza e giovani provenienti dall'accademy".
"Posso assicurare i tifosi che ci saranno sostanziosi investimenti in nuovi giocatori, ma tutto nei limiti del budget a nostra disposizione. Cercherò di associare i successi sul campo, con una società strutturalmente ed economicamente solida. Noi abbiamo un piano che prevede investimenti nei prossimi due anni anche sulle infrastrutture [...]".
"La CB Holding ha piena fiducia nelle persone che gestiscono la squadra, riconoscendo i progressi registrati in questa stagione da Scott Duxbury e Gianfranco Zola. CB Holding non ha nessuna intenzione di sostituire queste persone nella gestione della squadra".
Ecco le dichiarazione di Scott Duxbury: "Io sono lieto di dire che il West Ham ha finalmente raggiunto un accordo per assicurarsi un futuro solido a questo club. Cambiare è sempre inquietante, ma io credo che la nuova proprietà di Andrew BBernhardt porterà una stabilità al West Ham United; Io credo nel suo staff e i tifosi devono dare il benvenuto al nuovo proprietario".
Bjorgolfur Gudmundsson ha dichiarato: "I voglio ringraziare tutti ad Upton Park per questi incredibili anni. I giocatori, i tifosi, la dirigenza hanno contribuito immensamente ad un periodo di progresso [...], abbiamo rafforzato la prima squadra con giovani talenti e abbiamo creato delle fondamenta solide per il West Ham [...]".
E' così proseguiamo nella striscia di proprietari islandesi, anche questa società infatti è finanziati da capitali proveniente dall'isola vulcanica più grande d'Europa.
Non conosco la struttura di questa holding, quello che mi allieta è che finalmente termina il regno di Bjorgolfur Gudmundsson. L'ormai ex presidente, infatti, ormai era in una situazione economica improponibile, non poteva sostenere nessuna operazione sul mercato, anzi le cessioni era l'unico modo di finanziare la società.
Per fortuna, che non è capitato come a qualcun altro in Italia che ha scaricato i debiti delle proprie attività commerciali nella squadra: i controlli e le leggi a riguardo in Inghilterra sono decisamente più severe rispetto alle nostre.
Ora attendiamo di vedere come si svilupperà il mercato, non credo ci saranno grossi investimenti, piuttosto credo in qualche operazione mirata, senza cessioni di lusso.
Dopo un anno difficile, pieno di difficoltà economiche, con una proprietà allo sbando, il presidente Gudmundsson ha ceduto la quota di maggioranza della società alla CB Holding controllata dalla banca Straumur-Burdaras.
Andrew Bernhardt è il nuovo presidente non esecutivo della società; ecco le sue prime dichiarazioni oggi: "Sono lieto di aver raggiunto l'accordo e porterò avanti il mio lavoro con Scott Duxbury. Noi abbiamo un giovane e capace management composto da Gianfranco Zola e da Steve Clarke e la squadra si svilupperà con il giusto mix tra esperienza e giovani provenienti dall'accademy".
"Posso assicurare i tifosi che ci saranno sostanziosi investimenti in nuovi giocatori, ma tutto nei limiti del budget a nostra disposizione. Cercherò di associare i successi sul campo, con una società strutturalmente ed economicamente solida. Noi abbiamo un piano che prevede investimenti nei prossimi due anni anche sulle infrastrutture [...]".
"La CB Holding ha piena fiducia nelle persone che gestiscono la squadra, riconoscendo i progressi registrati in questa stagione da Scott Duxbury e Gianfranco Zola. CB Holding non ha nessuna intenzione di sostituire queste persone nella gestione della squadra".
Ecco le dichiarazione di Scott Duxbury: "Io sono lieto di dire che il West Ham ha finalmente raggiunto un accordo per assicurarsi un futuro solido a questo club. Cambiare è sempre inquietante, ma io credo che la nuova proprietà di Andrew BBernhardt porterà una stabilità al West Ham United; Io credo nel suo staff e i tifosi devono dare il benvenuto al nuovo proprietario".
Bjorgolfur Gudmundsson ha dichiarato: "I voglio ringraziare tutti ad Upton Park per questi incredibili anni. I giocatori, i tifosi, la dirigenza hanno contribuito immensamente ad un periodo di progresso [...], abbiamo rafforzato la prima squadra con giovani talenti e abbiamo creato delle fondamenta solide per il West Ham [...]".
E' così proseguiamo nella striscia di proprietari islandesi, anche questa società infatti è finanziati da capitali proveniente dall'isola vulcanica più grande d'Europa.
Non conosco la struttura di questa holding, quello che mi allieta è che finalmente termina il regno di Bjorgolfur Gudmundsson. L'ormai ex presidente, infatti, ormai era in una situazione economica improponibile, non poteva sostenere nessuna operazione sul mercato, anzi le cessioni era l'unico modo di finanziare la società.
Per fortuna, che non è capitato come a qualcun altro in Italia che ha scaricato i debiti delle proprie attività commerciali nella squadra: i controlli e le leggi a riguardo in Inghilterra sono decisamente più severe rispetto alle nostre.
Ora attendiamo di vedere come si svilupperà il mercato, non credo ci saranno grossi investimenti, piuttosto credo in qualche operazione mirata, senza cessioni di lusso.
domenica 17 maggio 2009
Everton - West Ham 3 - 1
Finiscono con questa sconfitta (tra l'altro il medesimo punteggio dell'andata) le speranze di partecipare alla prossima Europe League (ma perchè non possono mantenere un briciolo di tradizione in questo sport - cambiargli la denominazione da Coppa Uefa che senso ha?).
Il West Ham gioca una discreta partita, poi l'espulsione di Tomkins e, conseguentemente, il pareggio dell'Everton danno una svolta decisiva alla partita.
Formazioni.
Everton: Howard, Jacobsen, Yobo, Lescott, Baines, Osman, Neville, Cahill (Jo 80' min.), Pienaar, Fellaini (Rodwell 69' min.), Saha (Vaughan 80' min.). Sostituti non usati: Nash, Hibbert, Castillo, Gosling. Booked: Baines.
West Ham: Green, Neill, Tomkins, Upson, Ilunga, Collison, Noble, Kovac (Stanislas 67' min.), Boa Morte, Tristan (Cole 46' min.), Di Michele (Spector 46' min.). Sostituti non usasti: Kurucz, Lopez, Nsereko, Payne.
La partita.
Al 10' min., Pienaar calcia da fuori area sfiorando l'incrocio dei pali. Un minuto dopo, Osman, ben servito di testa da Fellaini, conclude malamente.
Al 15', Tristan arriva uno contro uno con Howard, ma non riesce a superarlo defilandosi troppo.
Pochi minuti dopo, Osman effettua una bella percussione centrale ma conclude centralmente, splendido il movimento di Fellaini e "polli" i nostri ad andarci tutti dietro.
Il vantaggio dei nostri arriva al 23', Kovac dai 35 metri soprende Howard con una bella conclusione di leggero esterno: è evidente la complicità del portiere americano, pur essendo un tiro potente quello di Kovac, non ha una traiettoria così efficace da poter entrare in rete senza una dormita del portiere.
Non dura molto il nostro vantaggio, infatti al 36', l'Everton trova il pareggio. Tomkins si fa' sorprendere da Fellaini, lo atterrà in area causando un calcio di rigore e la conseguente esplusione per lui. Trasformazione affidata a Saha, il quale pareggia per i suoi.
Al 47', Yobo, lasciato completamente solo su azione di calcio d'angolo, ha il tempo di stoppare il pallone e calciare in diagonale (e pensare che senza un tocco di Neill la palla non sarebbe neppure entrata!) per il raddoppio dell'Everton.
Un minuto dopo, l'Everton è ancora pericolosissimo: è straordinario Spector in anticipo di testa su Saha.
Al 58' min., tornano a farsi vedere in attacco i nostri; C. Cole non riesce a trovare un varco per segnare da ottima posizione. Sul successivo calcio d'angolo, proteste per un fallo di mano di Fellaini, ma è evidente l'involontarietà da parte del capelluto attaccante dell'Everton.
Dopo una buona opportunità per Cahill, i nostri si fanno vedere ancora in zona goal, Boa Morte involato verso la porta in solitaria conclude talmente piano che a momenti non arriva nememno in porta.
Al 76' min., arriva anche il terzo goal dell'Everton. Percussione sulla sinistra di Pienaar, l'ex centrocampista dell'Ajax mette un bel pallone in mezzo, sul quale si avventa Saha che insacca in rete.
Due minuti dopo, ancora pericolosa l'Everton; Green compie un doppio intervento prodigioso per frenare prima Saha e poi Cahill.
Indubbiamente la partita è stata segnata dall'espulsione di Tomkins, senza l'inferiorità numerica ieri non saremmo usciti a mani vuote dal Goodison Park. Termina così la nostra rincorsa ad un posto in Europa, ma nonostante il fallimento di questo obiettivo, ad inizio stagione neanche pensabile, la nostra squadra può guardare al futuro con fiducia. E' vero faremo dei sacrifici sul mercato, se non ci saranno cambi societari, ma con il nostro settore giovanile potremo continuare a mantenere la categoria.
Il Manchester United si è laureato campione d'Inghilterra.
Il West Ham gioca una discreta partita, poi l'espulsione di Tomkins e, conseguentemente, il pareggio dell'Everton danno una svolta decisiva alla partita.
Formazioni.
Everton: Howard, Jacobsen, Yobo, Lescott, Baines, Osman, Neville, Cahill (Jo 80' min.), Pienaar, Fellaini (Rodwell 69' min.), Saha (Vaughan 80' min.). Sostituti non usati: Nash, Hibbert, Castillo, Gosling. Booked: Baines.
West Ham: Green, Neill, Tomkins, Upson, Ilunga, Collison, Noble, Kovac (Stanislas 67' min.), Boa Morte, Tristan (Cole 46' min.), Di Michele (Spector 46' min.). Sostituti non usasti: Kurucz, Lopez, Nsereko, Payne.
La partita.
Al 10' min., Pienaar calcia da fuori area sfiorando l'incrocio dei pali. Un minuto dopo, Osman, ben servito di testa da Fellaini, conclude malamente.
Al 15', Tristan arriva uno contro uno con Howard, ma non riesce a superarlo defilandosi troppo.
Pochi minuti dopo, Osman effettua una bella percussione centrale ma conclude centralmente, splendido il movimento di Fellaini e "polli" i nostri ad andarci tutti dietro.
Il vantaggio dei nostri arriva al 23', Kovac dai 35 metri soprende Howard con una bella conclusione di leggero esterno: è evidente la complicità del portiere americano, pur essendo un tiro potente quello di Kovac, non ha una traiettoria così efficace da poter entrare in rete senza una dormita del portiere.
Non dura molto il nostro vantaggio, infatti al 36', l'Everton trova il pareggio. Tomkins si fa' sorprendere da Fellaini, lo atterrà in area causando un calcio di rigore e la conseguente esplusione per lui. Trasformazione affidata a Saha, il quale pareggia per i suoi.
Al 47', Yobo, lasciato completamente solo su azione di calcio d'angolo, ha il tempo di stoppare il pallone e calciare in diagonale (e pensare che senza un tocco di Neill la palla non sarebbe neppure entrata!) per il raddoppio dell'Everton.
Un minuto dopo, l'Everton è ancora pericolosissimo: è straordinario Spector in anticipo di testa su Saha.
Al 58' min., tornano a farsi vedere in attacco i nostri; C. Cole non riesce a trovare un varco per segnare da ottima posizione. Sul successivo calcio d'angolo, proteste per un fallo di mano di Fellaini, ma è evidente l'involontarietà da parte del capelluto attaccante dell'Everton.
Dopo una buona opportunità per Cahill, i nostri si fanno vedere ancora in zona goal, Boa Morte involato verso la porta in solitaria conclude talmente piano che a momenti non arriva nememno in porta.
Al 76' min., arriva anche il terzo goal dell'Everton. Percussione sulla sinistra di Pienaar, l'ex centrocampista dell'Ajax mette un bel pallone in mezzo, sul quale si avventa Saha che insacca in rete.
Due minuti dopo, ancora pericolosa l'Everton; Green compie un doppio intervento prodigioso per frenare prima Saha e poi Cahill.
Indubbiamente la partita è stata segnata dall'espulsione di Tomkins, senza l'inferiorità numerica ieri non saremmo usciti a mani vuote dal Goodison Park. Termina così la nostra rincorsa ad un posto in Europa, ma nonostante il fallimento di questo obiettivo, ad inizio stagione neanche pensabile, la nostra squadra può guardare al futuro con fiducia. E' vero faremo dei sacrifici sul mercato, se non ci saranno cambi societari, ma con il nostro settore giovanile potremo continuare a mantenere la categoria.
Il Manchester United si è laureato campione d'Inghilterra.
domenica 10 maggio 2009
West Ham - Liverpool 0 - 3
Prima della partita avevo letto un articolo sulla Gazzetta dello Sport in cui il West Ham avrebbe potuto fare un regalo al Manchester United battendo i Reds: ebbene la partita è andata nel verso esattamente opposto. Il Liverpool ha vinto meritatamente e il West Ham praticamente non ha giocato; e mi riferisco in particolar modo alla seconda frazione di gioco durante la quale gli Hammers non hanno tirato i remi in barca.
C'è da dire comunque che i goal del Liverpool sono venuti da episodi, mentre i nostri errori, e quelli dell'arbitro ci toglievano la possibilità di rimanere in partita.
Errore madornale quello dell'arbitro che non vede un rigore su Boa Morte, ed errore madornale quello di Di Michele, il quale da solo, dopo aver saltato il portiere avversario, inciampa e mette fuori (penosa poi la scenata della simulazione, inguardabile la caduta e la dinamica, sacrosanta l'ammonizione).
Il Liverpool voleva vincere assolutamente e ha vinto.
Faccio solo un'altra considerazione: Tomkins diventerà uno dei cinque difensori più forti al Mondo. Ha tutto: è un giocatore completo sia tecnicamente sia tatticamente, è forte di testa, mantenendo comunque una buona rapidità nel breve.
Formazioni.
West Ham: Green, Neill, Tomkins, Upson, Ilunga, Boa Morte (Payne 80), Noble, Kovac, Stanislas (Collison 59), Di Michele (Sears 70), Tristan. Sostituti non utilizzati: Lastuvka, Lopez, Nsereko, Spector.
Liverpool: Reina, Arbeloa, Skrtel, Carragher, Aurelio (Insua 54), Benayoun (Dossena 82), Mascherano, Lucas, Gerrard, Kuyt, Torres (Babel 72). Sostituti non utilizzati: Cavalieri, Hyypia, Ngog, Degen.
I Goal.
Inizio scoppiettante di partita con il Liverpool subito in vantaggio, bastano 76 secondi per vedere Gerrard portare in vantaggio i suoi, ben imbeccato da Fernando Torres.
A sette minuti dalla fine, il raddoppio dei Reds: calcio di rigore assegnato per fallo di Boa Morte su Torres. Rigore trasformato da Gerrard.
Il terzo goal arriva poi nella riprea con l'olandese Babel.
Considerazione sul campionato che sta' volgendo al termine. Io personalmente fra le due contendenti al titolo, preferirei una vittoria del Liverpool: è la squadra che più di ogni altra al Mondo mette il cuore oltre l'ostacolo, supera le difficiltà tecniche con lo spirito e l'abnegazione, ma non solo per questo, ma anche per una questione di equità nella distribuzione dei trofei. Il Manchester United ha vinto la Coppa dei Campioni (quanto mi piace chiamarla così!) e quest'anno è tornato in finale, è campione del Mondo in carica e ha vinto la Premier League lo scorso anno, mi sembra giusto che a trionfare non siano i Red Devils, ma i Reds.
C'è da dire comunque che i goal del Liverpool sono venuti da episodi, mentre i nostri errori, e quelli dell'arbitro ci toglievano la possibilità di rimanere in partita.
Errore madornale quello dell'arbitro che non vede un rigore su Boa Morte, ed errore madornale quello di Di Michele, il quale da solo, dopo aver saltato il portiere avversario, inciampa e mette fuori (penosa poi la scenata della simulazione, inguardabile la caduta e la dinamica, sacrosanta l'ammonizione).
Il Liverpool voleva vincere assolutamente e ha vinto.
Faccio solo un'altra considerazione: Tomkins diventerà uno dei cinque difensori più forti al Mondo. Ha tutto: è un giocatore completo sia tecnicamente sia tatticamente, è forte di testa, mantenendo comunque una buona rapidità nel breve.
Formazioni.
West Ham: Green, Neill, Tomkins, Upson, Ilunga, Boa Morte (Payne 80), Noble, Kovac, Stanislas (Collison 59), Di Michele (Sears 70), Tristan. Sostituti non utilizzati: Lastuvka, Lopez, Nsereko, Spector.
Liverpool: Reina, Arbeloa, Skrtel, Carragher, Aurelio (Insua 54), Benayoun (Dossena 82), Mascherano, Lucas, Gerrard, Kuyt, Torres (Babel 72). Sostituti non utilizzati: Cavalieri, Hyypia, Ngog, Degen.
I Goal.
Inizio scoppiettante di partita con il Liverpool subito in vantaggio, bastano 76 secondi per vedere Gerrard portare in vantaggio i suoi, ben imbeccato da Fernando Torres.
A sette minuti dalla fine, il raddoppio dei Reds: calcio di rigore assegnato per fallo di Boa Morte su Torres. Rigore trasformato da Gerrard.
Il terzo goal arriva poi nella riprea con l'olandese Babel.
Considerazione sul campionato che sta' volgendo al termine. Io personalmente fra le due contendenti al titolo, preferirei una vittoria del Liverpool: è la squadra che più di ogni altra al Mondo mette il cuore oltre l'ostacolo, supera le difficiltà tecniche con lo spirito e l'abnegazione, ma non solo per questo, ma anche per una questione di equità nella distribuzione dei trofei. Il Manchester United ha vinto la Coppa dei Campioni (quanto mi piace chiamarla così!) e quest'anno è tornato in finale, è campione del Mondo in carica e ha vinto la Premier League lo scorso anno, mi sembra giusto che a trionfare non siano i Red Devils, ma i Reds.
giovedì 7 maggio 2009
Possibile cambio societario
Finalmente potrebbe arrivare una schiarita sul futuro societario della nostra squadra, infatti secondo diverse fonti ci sarebbe una consorsio di Banche islandesi disposto ad acquistare la quota di maggioranza detenuta da Guomundsson.
La trattativa è solo agli albori, ma potrebbe svilupparsi nei prossimi giorni.
Ricordo che purtroppo il West Ham non è riuscita ad inviare la documentazione all'UEFA per poter partecipare alle competizioni europee.
La trattativa è solo agli albori, ma potrebbe svilupparsi nei prossimi giorni.
Ricordo che purtroppo il West Ham non è riuscita ad inviare la documentazione all'UEFA per poter partecipare alle competizioni europee.
Ultimi risultati
Tornato dalla mio lungo soggiorno in terra di Francia, torno a scrivere sul mio blog.
Mi scuso con tutti coloro che hanno cliccato sul blog e che non hanno trovato nessun aggiornamento da 15 giorni a questa parte, ma è stata una chiamata dell'ultimo minuti: preparato bagaglio e messo sul treno.
Vediamo un pò quel che è successo in queste ultime due partite di campionato.
Due settimane fa' abbiamo perso contro una delle squadre più forti al Mondo, il Chelsea(eliminata ieri sera dalla Coppa dei Campioni immeritatamente, per palesi errori arbitrali), tenendo il campo alla grandissima e arrendendoci solo ad un goal di Kalou.
Questa settiman invece andiamo a vincere sul campo dello Stoke City.
Sui giornali francesi leggevo (con grande difficoltà): grande punizione di Diego Tristan contro lo Stoke City. Diego Tristan è arrivato al West Ham senza clamori, senza la benché minima aspettativa da parte dei più, eppure è stato per la terza volta decisivo in questo campionato; ma più di qualsiasi altra cosa, quello che voglio sottolineare è l'umiltà con la quale si messo a disposizione di Zola. Il giocatore è arrivato sovrappeso, ma è stato in grado di arrivare ad un'ottima condizione psico-fisico.
Mi scuso con tutti coloro che hanno cliccato sul blog e che non hanno trovato nessun aggiornamento da 15 giorni a questa parte, ma è stata una chiamata dell'ultimo minuti: preparato bagaglio e messo sul treno.
Vediamo un pò quel che è successo in queste ultime due partite di campionato.
Due settimane fa' abbiamo perso contro una delle squadre più forti al Mondo, il Chelsea(eliminata ieri sera dalla Coppa dei Campioni immeritatamente, per palesi errori arbitrali), tenendo il campo alla grandissima e arrendendoci solo ad un goal di Kalou.
Questa settiman invece andiamo a vincere sul campo dello Stoke City.
Sui giornali francesi leggevo (con grande difficoltà): grande punizione di Diego Tristan contro lo Stoke City. Diego Tristan è arrivato al West Ham senza clamori, senza la benché minima aspettativa da parte dei più, eppure è stato per la terza volta decisivo in questo campionato; ma più di qualsiasi altra cosa, quello che voglio sottolineare è l'umiltà con la quale si messo a disposizione di Zola. Il giocatore è arrivato sovrappeso, ma è stato in grado di arrivare ad un'ottima condizione psico-fisico.
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